Stati di coscienza
Genericamente i vari fenomeni psichici, da quelli elementari, come le sensazioni, a quelli più complessi, come il ragionamento o il giudizio, sono stati denominati stati di coscienza” (Bini e Bazzi, Trattato di Psichiatria)
La nostra normale coscienza è definito stato di veglia, la coscienza razionale, come la chiamiamo, non è altro che un tipo speciale di coscienza, mentre tutto attorno ad essa, separate dal più trasparente degli schermi, vi sono forme potenziali di coscienza del tutto diverse.
Gli stati vanno da:
- la veglia
- il sonno
- il coma
- trance ipnotica (auto ed etero indotta)
- trance indotta da farmaco (alcool, stupefacenti, psicofarmaci, ecc.)
“Possiamo attraversare tutta la vita senza sospettarne l’esistenza; ma, presentandosi lo stimolo adeguato, alla minima pressione appaiono in tutta la loro completezza vari tipi di strutture spirituali, che probabilmente hanno in qualche luogo il loro campo d’applicazione e d’adattamento. Nessuna visione dell’universo nella sua totalità può essere definitiva, quando lascia fuori queste altre forme di coscienza” W. James
L’attività della coscienza sembra essere sottoposta a continui mutamenti e modificazioni e il passaggio da uno stato di coscienza ad un altro avviene più spesso di quanto pensiamo o siamo consapevoli.
L’attività psichica prende le sembianze di un continuo fluttuare, pensieri, sensazioni ed emozioni si susseguono senza sosta.