Disturbo Orgasmo Maschile
Il Disturbo Orgasmo Maschile si manifesta come un persistente (Eiaculazione Precoce) o ricorrente ritardo oppure assenza di orgasmo (Eiaculazione Ritardata) dopo una fase di eccitazione sessuale considerabile normale dal soggetto e dal sistema in cui l’attività si svolge.
Il clinico dovrà valutare l’adeguatezza per localizzazione, intensità e durata dell’attività sessuale tenendo in considerazione anche variabili quali l’età del soggetto.
Per una diagnosi di disturbo dell’orgasmo negli uomini, noto anche come inibizione dell’orgasmo maschile, il clinico dovrà tenere in considerazione i seguenti criteri diagnostici :
- Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale nella norma nell’ambito di un’attività sessuale che il clinico, tenendo conto dell’età del soggetto, giudica adeguata per localizzazione, intensità e durata.
- L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
- La disfunzione dell’orgasmo non è meglio attribuibile ad un altro disturbo di Asse I ad eccezione di un’altra disfunzione sessuale) e non dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
Questa disfunzione può essere considerata quasi esclusivamente quando il soggetto abbia avuto rapporti sessuali. Solo a volte è possibile considerarla in relazione all’attività masturbatoria. A volte può capitare che persone (adolescenti o adulti) che non abbiano mai avuto esperienze sessuali con un partner sessuale, dichiarino di soffrire di eiaculazione precoce in quanto definiscono il tempo necessario sulla base di “voci popolari” (amicizie, mass-media, film pornografici, aspettative sociali, ecc.). In realtà per poter diagnosticare un disturbo come l’eiaculazione precoce il clinico dovrà tenere in considerazione che sia presente come fenomeno la persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di minima stimolazione sessuale prima, durante, o dopo poco la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri, ma ci sono molti fattori che possono influenzare la durata della fase di eccitazione come l’età, la novità del partner sessuale o della situazione, la frequenza recente di attività sessuale, il tipo di stimolazione erotica, ecc.
Cos’è?
È la ricorrente eiaculazione che avviene prima che la persona lo desideri a causa di una assenza di controllo volontario dell’eiaculazione e dell’orgasmo. Il soggetto non riesce a tollerare la tensione erotica e questo produce un’accelerazione nei tempi dell’orgasmo.
Inoltre il soggetto non ha la percezione delle sensazioni che anticipano l’orgasmo e, pertanto, non lo riesce a controllare. Al fine di una valutazione diagnostica positiva lo psicologo dovrà tenere in considerazione la presenza dei seguenti criteri:
- Persistente o ricorrente eiaculazione a seguito di minima stimolazione sessuale prima, durante, o poco dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri. Il clinico deve tenere in considerazione i fattori che influenzano la durata della fase di eccitazione come l’età, la novità del partner sessuale o della situazione, la frequenza recente dell’attività sessuale.
- L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
- L’eiaculazione precoce non è dovuta esclusivamente agli effetti diretti di una sostanza (per es. astinenza da oppiacei)
Le cause
Le cause si dividono in cause organiche generali, come ad esempio la malattia diabetica, le malattie neurologiche degenerative che interessano il midollo spinale lombo-sacrale, oppure gli interventi chirurgici effettuati nella zona lombo-sacrale e alcuni interventi di chirurgia addominale; e cause organiche locali, quali infiammazioni o traumi dell’uretra e della prostata. Anche l’utilizzo di alcuni farmaci antiadrenergici possono provocare eiaculazione precoce.
Le cause psicologiche sono rintracciabili nell’individuo o nella coppia.
Le cause individuali sono soprattutto relative a sentimenti ambivalenti e inconsci nei confronti delle donne (sentimenti spesso sadici e punitivi), oppure all’ansia o all’incapacità di comunicare con la partner, alla tendenza ad osservarsi durante il rapporto sessuale (spectatoring). Possono essere presenti, infine, un inconscio rifiuto del partner, ostilità e lotta di potere all’interno della coppia che pregiudica in maniera grave l’attività sessuale. In tali quadri sintomatici consigliamo una terapia di coppia.
Trattamento
Il trattamento terapeutico è mirato alla correzione dell’eventuale patologia di base. Se è presente un’infiammazione uretrale o prostatica è indicata una terapia antiinfiammatoria o antibiotica. Si possono usare anche farmaci che agiscono sul sistema nervoso. Ma se il disturbo è di origine psicologica va affrontato attraverso le diverse tecniche psicoterapeutiche che permettono di far emergere i conflitti più profondi oppure diminuire l’ansia associata al rapporto sessuale. Si sono rivelate estremamente efficaci alcune tecniche psicoterapeutiche che focalizzano l’attenzione del paziente sulle sensazioni immediatamente precedenti l’orgasmo come ad esempio il metodo Semans(stimolazione ripetuta e prolungata del pene da parte della partner fino all’avvertimento della sensazione premonitoria dell’eiaculazione; la stimolazione viene allora interrotta fino alla scomparsa di suddetta sensazione e poi successivamente ripresa. La procedura è ripetuta fino a che il paziente abbia raggiunto il punto in cui può tollerare questa stimolazione indefinitivamente con la risoluzione quindi del disturbo). Sono molte le strategie e le tecniche per contenere e gestire il quadro psicopatologico.
Cos’è?
È l’incapacità del soggetto di eiaculare durante il coito o durante altre attività sessuali. Il paziente mantiene comunque un desiderio sessuale adeguato e una buona erezione. L’eiaculazione può avvenire dopo una lunga e intensa stimolazione, nonostante la costante sensazione che l’eiaculazione stia per arrivare da un momento all’altro.
Le cause
Sono rappresentate prevalentemente da cause di tipo psicologico anche se alcuni interventi chirurgici a carico del midollo spinale, i farmaci ipertensivi, antidepressivi e le droghe in genere possono influenzare il riflesso dell’eiaculazione.Le cause psicologiche più profonde possono essere relative alla paura del concepimento e delle responsabilità in genere.
Spesso l’eiaculazione ritardata è il risultato di una lotta di potere all’interno della coppia per cui può rappresentare un atto di ribellione i un uomo sottomesso alla moglie oppure una ambivalenza nei confronti del matrimonio. Le cause più superficiali, invece, sono rappresentate dalla paura dell’uomo di non essere all’altezza e di non riuscire a soddisfare la partner (ansia da prestazione). Talvolta esiste una associazione fra n avvenimento traumatico (come nel caso di persone scoperte da una figura autoritaria mentre si masturbava o aveva un arapporto sessuale) e l’eiaculazione, tale che l’eventuale eiaculazione riattiverebbe il ricordo doloroso e, pertanto, viene evitata.
Trattamento
Una volta che sono state escluse eventuali cause di origine organica si può cominciare la terapia mansionale di coppia, se i partner hanno una buona intesa e sono motivati a farlo. La psicoterapia individuale risulta efficace ma i tempi sono lunghi poichè non viene trattato il sintomo sessuale direttamente.
Comprensione e Terapia Psicologica dei Disturbi dell’Orgasmo
Nei disturbi dell’orgasmo è frequente che le donne si rivolgano ad uno psicologo esperto in grado di favorire il recupero del proprio piacere attraverso interventi che possono svolgersi sia in setting indiviudali o anche di coppia. L’intervento psicologico è in genere di breve durata ed orientato alla risoluzione del sintomo con elevata efficacia.
Per quanto riguarda i disturbi dell’orgasmo maschile vale la stessa cosa di quanto affermato circa il trattamento di quello femminile. Interventi brevi e mirati.
L’eiaculazione precoce è un fenomeno in aumento soprattutto tra gli uomini più giovani. Quello che generalmente si crea è una sorta di circolo vizioso attraverso il quale il sintomo di autoalimenta fino a tendere verso la cronicizzazione. In molti casi chi soffre di eiaculazione precoce tende a prestare molta attenzione ad ogni attività sessuale ed ogni volta teme che il problema possa ripresentarsi. La prestazione sessuale può divenire un test a cronometro. Anche in questo caso ciò che la persona perde, alla fine di tutto, è il piacere della relazione. Tutto è focalizzato sul problema e ciò genera un timore secondario che si può sintetizzare come un’ansia legata al rapporto. Anche la masturbazione può assumere un ruolo di strumento testale per valutare un eventuale miglioramento della condizione di disagio. L’intervento psicologico è generalmente di breve-media durata orientato alla risoluzione del sintomo ed al recupero del piacere sia della relazione che del rapporto sessuale.