La bulimia nervosa si manifesta quando nei soggetti si presentano simultaneamente i seguenti sintomi:

  • Abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo
  • Sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare
  • Comportamenti di compenso:
    a)
    Il vomito autoprovocato è il meccanismo di compenso più frequentemente utilizzato, molte persone utilizzano lassativi e diuretici impropriamente, altre fanno esercizio fisico in modo eccessivo.
    b) Le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi almeno 2 volte a settimana per tre mesi
    c) Preoccupazione estrema per il peso e le forme corporee.

Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.

La caratteristica principale della bulimia nervosa è un circolo autoperpetuante di preoccupazione per il peso e le forme corporee che obbliga il soggetto ad attuare una dieta ferrea che termina con l’istinto compensare l’astinenza dal cibo con grandi ed incontrollate abbuffate alla fine delle quali il soggetto non sopportando l’idea di aver “violato” il rigore adottato per perdere peso si provoca vomito autoindotto.

La costante preoccupazione per le dimensioni e del peso corporeo portano i soggetti ad una valutazione inesatta circa l’esigenza di dover dimagrire portano ad mantenere una dieta caratterizzata da regole molto rigide.

Tale rigidità è il fattore principalmente responsabile della comparsa delle abbuffate
L’obbligo ad attenersi ad una rigida dieta porta inevitabilmente, dato l’eccessivo perfezionismo, presto o tardi a compiere delle trasgressioni che tuttavia vengono vissute come una irrimediabile perdita di controllo.

Sebbene la abbuffate possono dapprima dare piacere al soggetto, allentando la tensione del dover attenersi al programma rigido della dieta, successivamente tendono a generare emozioni negative (paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, disgusto) che a loro volta possono innescare nuove abbuffate.