Trattamento del colon
Di solito il trattamento del colon irritabile è sintomatico, ovvero finalizzato ad alleviare i disturbi e a limitare le ricadute.
La variabilità della sintomatologia, e soprattutto l’incertezza relativa alle cause di tale sindrome, rendono quanto mai difficile individuare una strategia terapeutica comune a tutti i pazienti.
Vengono qui riportate le 3 modalità terapeutiche più utilizzate:
Intervento psicologico/comportamentale
Si basa essenzialmente sull’ instaurazione di un rapporto di fiducia e collaborazione col medico curante, il quale potrà consigliare l’utilità di tecniche per alleviare la tensione e ridurre l’emotività (, ipnosi, psicoterapia, training autogeno, agopuntura…) o consigliare il ricorso ad una blanda terapia ansiolitica o sedativa.
Intervento farmacologico
Si basa principalmente sull’impiego di farmaci rilassanti della muscolatura liscia intestinale, allo scopo di alleviare lo spasmo e il dolore. L’efficacia di tali farmaci tende però ad esaurirsi col tempo, per cui non vanno somministrati per lunghi periodi e, comunque, sempre sotto stretto controllo medico.
Interventi nutrizionale
E’ noto che alcuni alimenti scatenano o aggravano i sintomi addominali (per es. i legumi, la frutta secca, i cibi fermentati, i cibi piccanti, l’ alcool, bevande come caffè, the e cioccolata che stimolano la motilità intestinale). Il ruolo del latte e dei suoi derivati nell’estrinsecazione del colon irritabile è molto controverso. Il colon irritabile può essere associato a intolleranze alimentari, in particolare a quella al lattosio. Questa intolleranza è provocata dalla carenza di un enzima, la lattasi, in grado di demolire il lattosio, uno zucchero presente nel latte. Il lattosio, non potendo essere digerito, viene fermentato dai batteri intestinali, producendo gas e provocando diarrea.