Valutare l’ansia
Valutare l’ansia e intervenire con l’ Ipnosi
L’ansia e le condizioni correlate all’ansia sono le più comuni afflizioni psicologiche degli uomini e compare come sintomo accessorio a quasi tutte le condizioni psicopatologiche.
Chi può stare male senza provare ansia del proprio malessere ?
E’ stato stimanto che più del 5% della popolazione soffre di ansia acuta o cronica, e che la percentuale vede le donne viverla in percettuale doppia rispetto agli uomini (Cohen and White, 1950).
Come sintomo , l’ansia è la conseguenza comune finale di molte condizioni, fisica e psicologica. Come le sindromi i disturbi d’ansia sono soto intenso studio per definire sempre più precisamente la sua etiologia e i risultati clinici.
L‘ipnosi è il trattamento più utilizzato nella gestione dell’ansia e degli stati ad essa associata, non solo dove l’ansia prevale ma perchè l’ipnosi ha un potente e chiaro ruolo contro questultima.
Il primo compito di un ipnoterapeuta è valutare la condizione ansiosa.
All’interno dell’anamnesi iniziale il terapeuta ha da porsi alcune domande.
- L’ansia è organicamente determinata?
- Vi è una base medica, psicologica o somatica che la sua esistenza?
La lista delle condizioni mediche che può contenere dell‘ansia è lunga:
- Ipertensione
- Aritmie cardiache
- Anemia
- Ipoglicemia
- Effetti collaterali da sedativi ipnotici (incluso l’alcool)
- Abuso di psicostimolanti (caffeina, cocaina o altro)
L’ansia è qualche volta confusa con condizioni mediche, che nel presentarsi, ne condividono la comparsa.
- Patologie delle arterire cononari
- Dolore muscolosceletrici
- Affaticamenti respiratorio
- Sintomi cardiaci possono mimetizzare stati d’ansia (come ipertiroidismo, la malattia di Meniere, ). il trattamento, non esclude ovviamente una psicoterapia o un intervento ipnotico, che va in supporto e migliora il trattamento primario dell’aspetto medico.