Un altro principio del funzionamento fisiologico è quando uno shock al sistema nervoso ha luogo, spesso in tal caso si sviluppano delle amnesie retrograde. Un blando esempio di shock improvviso che tutti hanno sperimentato è l’irrompere improvviso del suono del telefono e le informazioni che ci vengono date alla risposta che ci fanno dimenticare interamente ciò che stavamo facendo prima della telefonata.
Lo stesso metodo può essere utilizzato in ipnosi sviluppando qualche (sano) “shock psicologico” alla fine della trance. Ad esempio è possibile impedire e/o disgregare il processo mentale di rielaborazione che ha luogo a fine trance. La memoria a breve termine tende a divenire memoria a lungo termine attraverso il processo del rehearsal (squire, 1987), impedire questo processo interferisce con la formazione di un engramma. Nelle sessioni ipnotiche questo può essere fatto ponendo improvvisamente fine alla trance. Un mezzo molto frequente con il quale può automaticamente insorgere è quando si concede cosi tanto tempo per lavorare in trance nella sessione da far scivolare e sovrapporre la fine della trance con la vera fine dell’ora di terapia e si è così costretti a dover porre fine al tutto in modo rapido e senza poter spendere troppo in commenti da parte del terapeuta o in rianalisi del lavoro svolto da parte del cliente. L’utilizzo di frasi prive di un contenuto inerente al lavoro svolto in ipnosi come il riagganciarsi ai contenuti iniziali del dialogo con il soggetto prima dell’induzione sono il mezzo che lo stesso Erickson utilizzava più abitualmente.
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