Le suggestioni dirette, permissive di amnesia includono alcuni stati come “puoi permettere a te stesso di dimenticare” e “puoi permettere a questa informazione di andare dietro la tua mente e lasciare che risieda soltanto lì”, e “puoi lasciare che l’informazione scivoli via dalla tua mente e lasciar che sia gestita solo ad un livello inconscio”. Le suggestioni dirette sono semplici e possono essere usate con persone per le quali vi è una trascurabile interferenza della tua mente conscia. Se una persona non è cooperativa e ricettiva ma comunque è responsiva all’autorità, il soggetto può rispondere meglio ad una suggestione autoritaria più che cooperativa. L’uso del linguaggio non permissivo porta a suggestioni di questo tipo: “Ti dimenticherai di questa informazione”. L’uso della benevolenza e della diplomazia non ha nulla a che vedere con la finalità dell’intervento che vede il terapeuta impegnato ad utilizzare la particolare predisposizione del soggetto a rispondere con maggior vigore ad un lessico ed ad un tipo di relazione basata sul suo sistema di valori e convinzioni.

Doppi legami, usati molto spesso da Erickson hanno questa disposizione “puoi dimenticare di ricordare o puoi ricordare di dimenticare” e generano un ottimo effetto vista la totale disponibilità che il terapeuta restituisce al soggetto. Questa è infatti una particolare strategia linguistica per quei soggetti che preferiscono avere il controllo e la scelta nei loro processi di cambiamento. La confusione cognitiva inerente nello stato di trance promuove l’efficace insorgere dell’amnesia in quanto più cerchiamo di ricordare ciò che ci è stato detto più ratifichiamo e rinforziamo il fenomeno amnesico indotto. Zeig (1985) sottolinea la superiorità delle suggestioni indirette per elicitare amnesia confrontato a mezzi più diretti. Egli afferma che il secondo è più efficace nell’elicitare quei fenomeni che hanno a che fare con la creazione dell’esperienza (ad es. le allucinazioni positive, la regressione d’età, la scrittura automatica) ma non così efficaci per generare fenomeni quali la cancellazione dell’esperienza  dalla consapevolezza (ad es. amnesia, allucinazioni negative, anestesia). La ragione è che nel processo insito nelle suggestioni dirette il non pensare ad un concetto, non ascoltare un suono, o non percepire una sensazione, la persona prima riconosce la realtà che è in quell’esperienza, ma rende più difficile la sub sequenza a dimenticare. Un esempio ce richiama il profondo letteralismo tipico dello stato di trance è l’ingiunzione : “non pensare ad un elefante bianco”. Il soggetto per poter operare quanto richiesto è costretto primariamente a comprendere quanto viene affermato nel comando e nel farlo elenca ed è chiamato a comprendere tutti i valori semantici e lessicali della frase con l’ovvio prefigurazione tra la parola “elefante” e l’immediata visualizzazione che il valore semantico produce nella mente.

I metodi indiretti di generare una suggestione come descritti da Zeig  potrebbero includere l’invito per il cliente a concentrarsi su di un particolare soggetto (es. il terapista), questo implicitamente suggerisce al soggetto di non prestare attenzione al contesto che lo circonda e che può essere ignorato. Un altro metodo è quello di direzionare l’attenzione del cliente in una categoria di esperienze (es. cenestesiche – “percepire al sedia”) con l’esclusione di tutte le altre (auditive, visive, ideative). Nel prossimo esempio, la suggestione indiretta mostra come un messaggio possa comunicare ad un livello sociale (“fai attenzione a me, fai attenzione alla sensazione della sedia contro le tue gambe e sulla tua schiena”) mentre un altro messaggio – quello ingiuntivo, terapeutico – è implicito (non comunicato) ad un livello psicologico di cambiamento (“e potrai dimenticare la finestra, la lampada, questa scrivania, il telefono che suona, il pavimento sotto i tuoi piedi, e poi dimenticare le tue esperienze interne di angoscia o il tuo [altro richiamo cenestesico] dolore di schiena”).

Un altro metodo linguistico indiretto include le presupposizioni che il dimenticare si verificherà (“quando certe idee cominceranno a scivolare via dalla tua mente conscia, tu potrai …”), e inframezzare delle suggestioni dirette di dimenticare (“puoi dimenticare circa come il tuo respiro si è fatto più lento o dimenticare quanto velocemente il ritmo delle tue pulsazioni si sia fatto più lento o dimenticare circa come il rilassamento dei tuoi muscoli sia divenuto…”).

La semina è una prefigurazione terapeutica, che promuove il soggetto a rispondere all’intervento generale più tardi (Zeig, 1990). Quando si semina un amnesia, come per tutti gli altri fenomeni ipnotici, si gettano le basi per una successiva risposta più completa e migliore al fenomeno ipnotico.

La semina di un particolare fenomeno implica fare diretti o ottusi riferimenti al dimenticare precedenti al lavoro nella fase di trance. Questo può essere compiuto attraverso costellazioni, metafore, doppi legami – qualsiasi cosa che direzioni l’attenzione ai processi del dimenticare durante o comunque prima l’induzione. Erickson era solito richiamare fatti relativamente antecedenti per utilizzarli all’interno del proprio processo induttivo e continuare così la semina. Ad esempio una persona, venendo assetato all’appuntamento con il terapeuta, si potrebbe dire durante l’induzione come parte della semina, “qualche minuto fa hai menzionato su quanto ti sentissi assetato, ma scommetto che hai dimenticato quanto lo fossi proprio adesso.”

Stati dissociativi consci/inconsci possono anche essere usati per provocare una suggestione amnesica. Un esempio è “la tua mente conscia può lasciar andare certi frammenti di pensieri mentre la tua mente inconscia può lasciar andare interi testi di idee”. Lankton e Lankton (1983) discutono circa una doppio legame dissociativo concio/inconscio, che aumenta l’influenza della confusione. Così un terapeuta può dire ad un cliente, “la tua mente conscia può conoscere tutto circa il dimenticare e circa le idee esterne e irrilevanti mentre attualmente la tua mente inconscia può realmente comprendere come lasciar andare le cose che dico, o invece, puoi semplicemente permettere alla tua mente conscia di dimenticare solo quelle cose non importanti (implicitamente viene sottolineato che ricorderà quelle importanti), e dare alla tua mente conscia il compito reale di lasciare andare le cose che dico” (dette con lentezza e con enfasi).

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